Ddl Zan, la tutela di un diritto può diventare un sopruso
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La cosa che colpisce è che se oggi ci vogliono imporre una disparità di “generi”, andando oltre alla tradizionale visione di uomo/donna, non si comprende perché, almeno nello sport, non si possano creare diverse categorie di genere e far partecipare alle competizioni atleti che hanno un comune denominatore. Il commento di Alfonso Baviera su l'Occidentale.