"Qualcuno del CTS pontifica senza conoscere"

Zangrillo, primario dell'Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale e Cardio-Toraco-Vascolare e Referente Direzionale Aree Cliniche dell'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, ha detto la sua riguardo il distanziamento sui treni: “Non posso sopportare che persone prive di competenze provino a mettersi sul mio stesso piano, soprattutto a livello scientifico”. Lui che dallo scorso 22 febbraio al 18 aprile ha passato le sue giornate con malati di Covid, dimenticando gli orari, perfino di dormire, e “poi arriva un tizio che nella vita fa lo statistico, e pretende di spiegarmi cosa sia il Covid. Non è presunzione mia. È ridicolo che senza esperienza sul campo qualcuno cerchi di pontificare su cose che non conosce”. Contagio non è uguale a malattia, e ha sbagliato la Protezione civile con il bollettino medico quotidiano, una incredibile mistificazione rispetto “alla verità clinica. In tutto il gruppo San Donato, quello in cui lavoro, abbiamo solo 10 pazienti in cura, nessuno recente, nessuno in intensiva. Prima non c'era un letto libero. Ecco l'evidenza clinica!” ha sottolineato Zangrillo. Bisogna quindi distinguere tra coloro che hanno una normale degenza, alcuni anche asintomatici, dai malati gravi. Se fosse al posto del Comitato tecnico scientifico certo non favorirebbe il terrore. L'intervista di Valenta Dardari su il Giornale a Zangrillo.

Zangrillo contro gli spara-balle!

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